Ciao a tutti e ben ritrovati all ‘appuntamento settimanale con la nostra newsletter. Si sta inesorabilmente avvicinando la Pasqua, un appuntamento molto importante dal punto di vista religioso e spirituale, che ci auguriamo voi possiate trascorrere nel modo più sereno possibile, in famiglia o con gli amici. Aldilà del profondo significato che caratterizza questa ricorrenza, dobbiamo ammettere che sovente il nostro pensiero riguardo questi giorni di festa è dominato proprio dall’organizzazione pratica del tempo libero che abbiamo a disposizione: dove andremo, quali saranno le persone che ci faranno compagnia e, mi si consenta, ultimo ma non ultimo, che cosa mangeremo.
E’ inutile nascondercelo, questo è anche il periodo della cioccolata, di quelle splendide uova che rappresentano croce e delizia per tutti noi ( non solo per i bambini ). Dico croce e delizia perchè, se è vero che il cioccolato ( fondente o al latte che sia ) ha un gusto sublime,è anche ovvio e abbastanza scontato che mangiarne in modo eccessivo può portare ad alcuni fastidiosi problemi con la bilancia. Da parte mia, ci tengo a sottolinearlo, ho già contribuito in maniera importante all’arricchimento dei produttori di uova, avendone già mangiato quattro con immensa soddisfazione e piacere. Ogni anno mi propongo di osservare una maggiore disciplina nel consumare la cioccolata pasquale, ma fondamentalmente invano.
Mi consola aver letto su alcuni giornali, ed aver ascoltare anche in televisione, gli effetti positivi di questo alimento, soprattutto sull’umore. Beninteso, viene sempre raccomandata la giusta moderazione e, tra l’altro, si tende spesso a consigliare la cioccolata fondente. Ma, aldilà di queste precisazioni comunque importanti, ci troviamo finalmente innanzi a un caso di “godimento salutare”. Si perchè, diciamoci la verità, capita fin troppo spesso, che gli alimenti più gustosi nascondano temibili insidie. L’argomento è molto interessante e merita un approfondimento. Sono andato allora a cercare su internet notizie al riguardo,ma soprattutto con riferimento ai pregi del tanto amato cioccolato, e devo dire che le informazioni raccolte sono state particolarmente rincuoranti.
Innanzitutto, come si evince da un articolo pubblicato su Psiconline, il fagiolo di cacao contiene una grande quantità di flavanoli, termine che io sinceramente non conoscevo, ma che indica una categoria di composti naturali che hanno effetti neuro-protettivi. Più nello specifico, alcuni ricercatori italiani hanno studiato le conseguenze dell’uso di flavanoli di cacao su differenti domini cognitivi, domandandosi sopratutto quali siano gli effetti sul cervello nelle ore successive al loro ingerimento. La ricerca è stata compiuta con molta accuratezza, tant’è vero che gli studiosi hanno analizzato la letteratura disponibile sull’ argomento, constatando che gran parte di essa sottolinea l’effetto benefico di questo tipo di alimento sulle prestazioni cognitive. In particolare si fa riferimento alla memoria di lavoro e all’elaborazione delle informazioni visive. Verrebbe inoltre sottolineato la conseguenza positiva che riguarderebbe le donne, le quali, dopo una notte di privazione totale del sonno, potrebbero con l’assunzione del cacao contrastare il deficit cognitivo che in questo caso sarebbe naturale.
E’ importante ricordare, però, come ricorda l’articolo di Psiconline, che gli effetti citati dipendono dalla durata e dal carico mentale indispensabile ad affrontare i test cognitivi utilizzati. Grandi vantaggi nelle performance cognitive verrebbero dimostrate, ad esempio, negli individui anziani, su cui sono stati verificati gli effetti a lungo termine dei flavanoli di cacao, tra cui miglioramenti nell’attenzione, nella fluidità verbale e nella velocità di elaborazione.
Senza dimenticare poi i risaputi vantaggi del cacao sul sistema cardiovascolare, e pur sottolineando comunque anche i cosiddetti “effetti collaterali” ( contenuto calorico importante e presenza di composti chimici a cui bisogna prestare attenzione, come la caffeina e la teobromina), non possiamo che essere felici e soddisfatti di tutto ciò. Magari i risultati di questa ricerca ci spingeranno a mangiare cioccolata senza troppi sensi di colpa. Adoro gli scienziati quando svolgono studi dai risultati cosi consolanti e positivi. Aspettando con ansia una rivalutazione delle patatine fritte (secondo me fondamentali per il benessere psicologico) vi salutiamo e, augurandovi ancora buona Pasqua, vi aspettiamo la prossima settimana.