E così anche quest’anno sono terminate le vacanze estive…Addio spiagge assolate, addio verdi e fresche montagne ristoratrici…Si torna al lavoro! (o per i più giovani allo studio).
È inutile nascondersi che il rientro dalle ferie è sempre abbastanza drammatico. Come non ricordare quel celeberrimo spot di qualche anno fa in cui una giovane donna intenta a fare il bagno nella sua solita e triste vasca, piangeva ripensando alle gigantesche piscine di una nota nave da crociera.
É vero che oggi come oggi già potersi permettere una vacanza dove visitare posti nuovi ed incontrare culture diverse dalla propria dovrebbe rappresentare un motivo di gioia del quale godere per tutto l’anno, senza però rammaricarsi troppo del ritorno al quotidiano.
Questo però in genere non succede, anzi tornati da un viaggio spesso ci si ritrova più stanchi di quando si è partiti. È capitato anche a voi?
Questo fenomeno ha un nome ben preciso ovvero “Sindrome Da Rientro”. In cosa consiste esattamente? Non è una malattia incurabile, non vi preoccupate, anche se in realtà qualche conseguenza fisica, oltre che psicologica, può risultare davvero fastidiosa. Una volta rientrati sul luogo di lavoro, oltre a sentirvi stanchi e di pessimo umore, potreste andare incontro a dolori articolari, ricorrenti mal di testa, insonnia e problemi intestinali. Insomma un disastro!
La “Sindrome da Rientro” si potrebbe definire come una sorta di disturbo da adattamento. Infatti il nostro organismo non reagisce bene a cambiamenti repentini prediligendo stati di “routine”entro i quali può entrare in ‘default mode’, cioè in una modalità a basso consumo energetico. Ovvio che anche andare in vacanza ha costituito un cambiamento nelle nostre routine, tuttavia si è trattato di una modifica che (in teoria e si spera) ci ha permesso di rilassarci… e quindi di assaporare uno stato ancora a minore consumo energetico. Ovviamente questa specie di letargo va a modificare un delicatissimo equilibrio ormonale che chiama in causa l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene portandoci ai malesseri sopra descritti. Di fatti, risparmiandovi una puntata di “siamo fatti così” o “superquark”, si può dire che sia soprattutto a causa di una sovra stimolazione del Surrene, che producendo dosi extra di adrenalina e cortisolo, ci scombussola completamente.
Come se ne esce? Niente panico, la parola d’ordine è “Calma”.
Si possono fare propri alcuni piccoli accorgimenti in grado di migliorare, almeno in parte, la situazione. Innanzitutto, qualora vi sia possibile, è altamente consigliata una ripresa graduale, senza accollarvi immediatamente una quantità eccessiva di impegni. Se il vostro capo non rispetta le vostre esigenze mi raccomando fategli leggere la nostra newsletter 😉
Se questo non fosse concretamente possibile, cercate di ritagliarvi almeno dei momenti in cui coccolarvi durante la vostra routine quotidiana o nel weekend. Ad esempio delle belle docce rilassanti dopo il lavoro, una tisana alla camomilla o qualche gita fuori porta la domenica.
Anche il sonno non è da trascurare. Lo sappiamo che a settembre ricomincia il campionato, escono tanti film e libri interessanti, ma sforzatevi di non andare a dormire tardi, e anzi di riposarvi di più.
Quindi, in conclusione, non fate come Alberto che di ritorno da Milano Marittima un anno è scoppiato a piangere ( e da notare che a lui non piace neanche il mare)! Un ulteriore consiglio che sentiamo di darvi, è quello di iniziare a pensare con entusiasmo a dove vi piacerebbe andare il prossimo anno, tra l’altro chi prenota prima scova le offerte migliori.