Questa settimana mi è capitato di leggere su Repubblica una notizia davvero curiosa, che forse alcuni di voi già conosceranno, perché le immagini ad essa relative hanno letteralmente fatto il giro del mondo. Si è trattato di un  episodio molto particolare che, in quest’epoca di conflitti, odio e discriminazioni, può realmente generare conforto o, quantomeno, indurre in tutti quanti un maggior senso di pace e di benevolenza.
A dire il vero, tutto è incominciato da un episodio abbastanza brutale, accaduto in Inghilterra qualche giorno fa. L’EDL, un gruppo di estrema destra  che già in passato aveva  dato prova purtroppo di una certa violenza, ha  organizzato una manifestazione islamofobica a Birmingham ( città dove, non a caso, è molto forte la presenza islamica). L’intento programmatico di questo gruppo è sempre stato, da sette anni a questa parte,quello che di “difendere” la cristianità dell’Inghilterra dalle influenze è dalle contaminazioni con altri credi religiosi. Alla manifestazione, che ha visto la presenza di circa 300 persone, ha anche partecipato Saffiyah Khan , donna inglese di origine pakistana, intenzionata ad opporsi al gruppo EDL.
Ad un certo punto, un nutrito gruppo di manifestanti ha circondato una ragazza con il velo, iniziando ad inveire contro di lei. Saffiyah allora e intervenuta per difenderla, ma , attenzione attenzione, invece che sbraitare rischiando di comportarsi in modo violento come gli aggressori stessi, a mantenuto un self-control impeccabile. Si è infatti posta innanzi a uno dei manifestanti è ,guardandolo negli occhi gli ha candidamente sorriso, in modo pacato ma al contempo disarmante.
Lo scatto fotografico di questo imprevisto comportamento è diventato virale. L’incredibile stupore e anche, perché no le emozione di vedere una semplice donna difendere i suoi diritti in maniera talmente spiazzante , hanno sorpreso innumerevoli persone che , attraverso i giornali e internet ,  hanno potuto riflettere in fondo anche su loro stessi , oltre che sull’inutilità  della violenza(sempre e comunque) è sull’importanza della dignità personale.
Ma anche, bisogna dirlo, sulla rispettabilità imprescindibile di tutte le donne. Discorsi politici a parte, infatti, e comunque tropo facile per un gruppo di uomini agguerriti prendersela in maniera cosi aggressiva con una donna sola e praticamente indifesa, la cui unica “colpa” e quello di appartenere ad una religione e una  nazionalità diversa.
Inoltre vorrei precisare, ancora una volta, il potere veramente impressionante delle immagini in se stesse. Una semplice fotografia, in questo come in fondo in tanti altri casi, e stata capace di coinvolgerci e di suscitare con la sua immediatezza tante risonanze nella nostra mente. Importanza delle immagini, quindi, come fonti di emozioni, ma anche come spunti di riflessione.