Ciao a tutti e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la nostra mitica newsletter. Continuano imperterriti i nostri programmi Parkour e Dieci alle Cinque, che potete facilmente trovare o andando sul sito di Radio Liberamente o premendo sui link che sono sulla nostra pagina Facebook o anche qui sotto alla newsletter. Ci state seguendo? Speriamo sempre che i nostri interventi, oltre a portare serenità ed allegria, vi regalino anche qualche momento di riflessione. La radio è un mezzo davvero fantastico per questo, che sta resistendo nonostante l’avvento di tante altre realtà, non perde la sua magia e noi speriamo di poterla rinnovare ogni settimana. Vediamo un po’ magari cosa è accaduto giovedì scorso, durante l’ultimo appuntamento con Dieci alle Cinque. Una puntata che potrebbe prendere il titolo di una rubrica di Sara, “Caduti dalle stelle”, e non solo perché la nostra simpaticissima speaker era puntualmente presente ed è intervenuta parlando ancora di “meteore”, ma anche perché, udite udite, Alberto ci ha raccontato che un altro mito sembra inesorabilmente perdere un poco del suo scintillio, un mito che tutti conosciamo ma che ci riserva sempre non poche sorprese. Ma andiamo con ordine. I”caduti dalle stelle”di Sara sono stati questa settimana i notissimi Delirium, gruppo musicale famoso nei primi anni Settanta e caratterizzati dalla presenza di un frontman d’eccezione, Ivano Fossati. Quest’ultimo è poi diventato una star da solo, cantando e scrivendo pezzi musicali per le più grandi interpreti protagoniste della musica italiana. Sara, a proposito, ha delineato una sorta di paragone fra i Delirium e i Take That, ove quindi Robin Williams sarebbe, per la sua carriera da solista, accostabile (seppur vagamente, ci viene da dire) al nostro cantautore Fossati. Abbiamo potuto comunque riascoltare insieme “Jesahel”, famoso pezzo dei Delirium con una voce ancora un po’ acerba di Fossati. Ma vogliamo ora svelare il mito caduto dalle stelle di Alberto. Eh si, non si parla né di un cantante, né di una qualsiasi altra star dello spettacolo, ma eccezionalmente della Monna Lisa di Leonardo, l’intramontabile Gioconda, che però sembra passare un periodo difficile. Secondo un’attuale studio che ha preso in esame migliaia di recensioni delle opere d’arte più famose al mondo, sembra che la Gioconda abbia il primato di opera d’arte più deludente dal vivo, a causa soprattutto della grande folla che il visitatore si trova ad affrontare al Louvre. Alberto, che si occupa spesso di arte, ha in parte confermato questi risultati, perché si, è vero, Monna Lisa appare piccola, la si può osservare solo da una certa distanza, è coperta da uno o più vetri e, come dicono le recensioni analizzate nello studio, la folla di suoi visitatori non lascia indifferenti. Ma, sostiene Alberto, l’emozione scaturisce comunque dalla consapevolezza di trovarsi innanzi all’originale, alla versione originale di un dipinto ultra famoso, di cui, naturalmente, non si possono vedere i particolari (per quello comunque ci sono vari libri con riproduzione dei dettagli stupendi) ma che solo per il fatto di poterlo osservare dal vivo (nonostante la folla) dovrebbe gratificare. E, come in una sorta di effetto domino, da un’opera si è passati ad un’altra completamente diversa, gigantesca e impressionante: Chiara infatti è intervenuta parlando di un suo viaggio in Spagna e della straordinaria occasione che ha avuto di osservare dal vero il celebre “Guernica” di Picasso. Ma, naturalmente, non solo di musica e arte si è parlato in trasmissione, non è mancato infatti l’aggiornamento sullo sport del nostro Luca che ci ha fatto poi ascoltare un intenso pezzo di Renato Zero “Spalle al muro”, secondo posto al Festival di Sanremo 1991. E poi… Tante altre sorprese, che non sveleremo. Ma, tanto per darvene un’idea, sapete che sono gli yakitori? Ascoltate la trasmissione e capirete! Qui sotto i link di Parkour (di cui parleremo diffusamente la prossima settimana) e di Dieci alle Cinque.