Si stanno avvicinando le feste natalizie, destinate a portare tanta gioia nelle nostre case. Si rivedono i parenti, si mangiano pandori e panettoni, ma come prima cosa, per chi è credente, si celebra la nascita di Cristo. Non sempre, però, tutto è così limpido e sereno. Come ho raccontato anche durante una delle nostre trasmissioni, il Natale può portare anche con sè una scia malinconica, triste, forse perchè si pensa ai famigliari che non ci sono più e si tende così a rimpiangere il passato.
Rimedi per risolvere l’eventuale tedio natalizio? Sicuramente ne esistono diversi, primo fra tutti, secondo il mio parere, quello di distrarsi il più possibile, arricchendo la mente di stimoli, di curiosità, conoscenze. Quale mezzo migliore del viaggio, per realizzare tutto ciò? E non è indispensabile ambire a mete lontane, sognando spiagge esotiche distanti da noi e dal nostro mondo. Esistono percorsi più accessibili, che possono riempire di soddisfazione, soprattutto perchè incentivano non solo i nostri sensi, ma anche il desiderio di conoscere e di capire.
Viaggio non solo in senso fisico, ma anche, principalmente, mentale. Esiste una chiesa, a Firenze, la Basilica di Santa Maria del Carmine, che, da questo punto di vista, é tutto un programma. All’estremità del transetto destro, infatti, c’è una straordinaria cappella, la Cappella Brancacci, che si erge maestosa ed elegante, e che è affrescata da due grandi artisti del quindicesimo secolino, Masolino e Masaccio.
Di quest’ultimo parleremo soprattutto nella puntata settimanale de ” Le stelle dell’arte”, e in particolare del suo stile così prepotentemente rivoluzionario. I suoi Adamo ed Eva ne ” La cacciata dei progenitori” sono talmente espressivi da farci provare, in un nano secondo, la disperazione conseguente al peccato originale. Una pittura davvero molto originale, soprattutto per l’epoca. Eva, soprattutto, ricorda vagamente l’omino urlante del famoso dipinto di Munch, seppure distante di ben 4 secoli! Coraggio, ascoltateci. Si preannuncia una grande puntata!