“I was alone, falling free” : quella volta in cui i Placebo raccolsero più di 27.000 sterline per la Salute Mentale

postato in: Newsletter | 0

Ricordo perfettamente la fine degli anni 90. Ultimamente quando mi soffermo a guardare le vetrine dei negozi mi domando se a causa di un qualche twist temporale siamo tornati indietro di una ventina d’anni. Grazie a “ Thirteen reasons why “ sono di nuovo in grande spolvero i Walkman, che solo a pensarci mi rivedo intenta a pattinare dietro il cortile di casa ascoltando le cassette degli amici di mio fratello con “Losing my religion” e “Strange World”. I maglioni oversize di ciniglia sono tornati un must, (come se poi non ci fossimo già grattati abbastanza grattati negli anni 90!), la Nike ha deciso di produrre nuovamente le Air Max Silver e poi eccoli là.. i temibili collarini di plastica nera che si potevano collezionare con ogni uscita di “Cioè”, che avevano come unico pregio quello di macchiarti il collo quasi indelebilmente ad ogni spruzzata di Bon Bon Malizia o Byblos Terra.

Ritornando al panorama musicale dell’epoca ricordo che avrei voluto avere 23 anni. Di fatti una delle cassette più consumate all’interno del mio walkmen era quella dei Blink 182. Ascoltavo “What’s my age again” cantando a squarciagola “Non piaci a nessuno quando hai 23 anni” desiderando qualcuno che mi capisse. Non avevo mai realizzato, se non diverso tempo dopo, che quella fosse una canzone sull’inadeguatezza e l’inadeguatezza è trasversale, che tu abbia 14 o 23 anni. Così io e Mark Hoppus all’epoca ci sentivamo esattamente alla stessa maniera e ci avremmo messo ancora qualche anno, io diversi, per imparare ad accettarci e a fregarcene di quello che pensavano gli altri. Un altro dei miei passatempi preferiti di fine anni 90 era quello di stagliuzzare magliette nere a maniche lunghe, in modo da lasciare le spalle scoperte, davanti ai videoclip di Mtv o alle trasmissioni di Mixo su Tmc2. Tutto questo nel vano tentativo di emulare l’iconica maglietta di Brian Molko dei Placebo nel video di “Pure Morning”.

 

In caso foste troppo giovani o abbiate vissuto in un grotta in Tasmania negli ultimi 19 anni vi faccio un breve riassunto: Brian, femmineo più che mai, passeggiava a piedi nudi sul cornicione di un altissimo grattacielo, cantando di quanto la sua vita da rockstar lo facesse sentire solo e dislocato, e di quanto avrebbe voluto un’amica che si addormentasse con lui quando si coricava alle prime luci dell’alba mentre il mondo ripartiva. Ed è proprio qui che volevo arrivare: la maglietta utilizzata da Molko nel videoclip di “Pure Morning” assieme ad altre 300 memorabilia della band sono state recentemente messe all’asta per una campagna di beneficenza di CALM, ente inglese che da anni si occupa di Salute Mentale. La band ha reso noto di aver raccolto oltre 27.500 sterline.

In una lettera aperta a CALM, i Placebo hanno scritto:

“Quando abbiamo iniziato a pensare di mettere all’asta i nostri cimeli, sapevamo che il ricavato doveva andare verso qualcosa che era vicino ai nostri cuori. Ora che l’asta è finita, siamo lieti di affermare che è stata fatto più di quanto ci aspettassimo e vogliamo presentare a CALM la somma di £ 27.500. Brian e io possiamo elogiarti per la tua missione, e speriamo umilmente che il ricavato possa andare per aiutarti a portare avanti il tuo eccellente lavoro. Speriamo possa continuare per molto tempo!

Pace e amore, Stefan e Brian”

A proposito dell’importanza di CALM, il frontman Brian Molko ha inoltre dichiarato:

“Stanno cercando di aumentare la consapevolezza sul tema del suicidio tra i giovani nel Regno Unito. Il tasso è davvero, davvero piuttosto alto. Abbiamo bisogno di rimuovere lo stigma che circonda la depressione, e uno dei loro obiettivi è quello di indurre più uomini a parlare dei loro sentimenti invece di tenere tutto dentro e isolarsi – e alla fine finire con un risultato abbastanza tragico.

CALM è un ente di beneficenza che mi sta molto a cuore perché la depressione è una condizione di cui soffro in prima persona. Ci sono varie forme di aiuto là fuori”.

Il cantautore ha aggiunto: “È una malattia come le altre. Depressione e dipendenza sono entrambe riconosciute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come malattie. Se qualcuno avesse la SM o il cancro, li ascolteresti. C’è ancora uno stigma legato alla depressione, e molti uomini in particolare sentono che è un segno di debolezza parlarne. Quello che stiamo cercando di fare con CALM è rimuovere lo stigma nella società “.

Simon Gunning, CEO di CALM, ha dichiarato: “I Placebo sono una band iconica e lungimirante, ed è con enorme riconoscenza che riceviamo questa donazione. Siamo assolutamente colpiti dal continuo supporto della band nel raccogliere fondi cruciali e consapevolezza del fatto che il suicidio è il più grande responsabile della morte di uomini sotto i 45 anni nel Regno Unito. Ci sono stati alcuni incredibili articoli in vendita 

che speriamo abbiano trovato nuove dimore e, come organizzazione che ha sempre lavorato a stretto contatto con la comunità musicale, siamo onorati che i Placebo abbiano scelto CALM come uno dei beneficiari dell’asta”.

I Placebo torneranno a suonare dal vivo nel nostro paese l’8 giugno al Medimex di Taranto ed il 23 all’ I Days Festival di Milano assieme a Noel Gallagher’s High Flying Birds, Paul Kalkbrenner e Ride. E se ci permettete questa notizia ci sembra un altro ottimo motivo per andare ad ascoltarli dal vivo.

Vi saluto che ho qualche altra maglietta da stagliuzzare 😉