Dimmi come mangi e ti dirò… come stai!

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Ciao a tutti e ben ritrovati all’appuntamento con la nostra newsletter. Da questa settimana ci concentreremo su alcune delle tematiche che verranno trattate durante il corso del prossimo Màt di Modena. Màt, per chi ancora non lo sapesse, è la settimana della Salute Mentale, sette giornate di iniziative, convegni ed incontri tutti dedicati all’argomento, che quest’anno coinvolgeranno la cittadina modenese (e alcune zone in provincia) a partire dal 19 Ottobre. Ne approfittiamo per ricordare che la nostra Radio Liberamente, in quel periodo, sarà particolarmente attiva e realizzerà numerose interviste e relazioni con lo scopo di approfondire e diffondere al meglio le informazioni veicolate durante le varie iniziative.

Quest’anno, ad esempio, una delle tematiche più trattate riguarderà il rapporto tra una corretta alimentazione (e, più in generale, un appropriato stile di vita) e la salute mentale, non trascurando alcuni aspetti che concernono disturbi alimentari come l’anoressia.

Traendo spunto da questo, ci piacerebbe oggi condividere con voi alcuni articoli individuati spulciando su internet, che ci parevano interessanti e pieni di spunti al riguardo. In stateofmind.it, ad esempio, Angelica Gandolfi parla in modo esaustivo di Psichiatria Nutrizionale, specificando trattarsi di una nuova disciplina che indaga da un punto di vista empirico e scientifico il particolare ruolo dell’alimentazione sulla salute mentale. In realtà, come si evince dall’articolo suddetto, già in tempi passati si erano in fondo realizzate ricerche sull’argomento, ma ci si era concentrati specificamente sulla funzione di singole componenti nutritive per un adeguato funzionamento cerebrale. Andando sul pratico, si era evidenziato il ruolo degli omega 3, delle vitamine del gruppo B, del ferro, dello zinco, degli amminoacidi e via dicendo. Oggi però si è fatto un passo in avanti. Come nel 2013 è stato sottolineato da Rucklidge e Kaplan, è diventato molto importante studiare la funzione delle combinazione delle sostanze nutritive in relazione alla salute psicofisica, al fine di trattare in modo migliore problemi legati ad essa, con particolare riferimento a sintomatologie connesse al tono dell’umore. Sta emergendo oggi l’esigenza di considerare la dieta e la nutrizione come elementi modificabili per addirittura prevenire i disturbi mentali. Un altro elemento importante riguarda il fatto che, come sostenuto dagli studiosi Logan e Jacka, un’alimentazione corretta potrebbe influire in modo significativo non solo sulla salute mentale in senso stretto, ma pure sulla qualità della vita percepita, con conseguenze sulla salute fisica e sulla possibilità che il soggetto rimanga attivo.

Sempre su stateofmind.it Angela Ganci racconta di uno stimolante convegno svoltosi a Palermo il 28 e 29 Settembre 2018 ( “Alimentazione e Salute Mentale”), nel quale si è parlato della cosiddetta Psiconutrizione, dell’importanza di un’attiva collaborazione tra psicologo e nutrizionista a sostegno del paziente che segue un piano alimentare personalizzato. Più nello specifico, compito della PsicoNutrizione consiste nell’affrontare i problemi legati alla fame emotiva e alla dipendenza da cibo, cercando di aiutare in modo adeguato chi vuole dimagrire ma, in una prospettiva a lungo termine, non riesce. Questo, naturalmente, anche per evitare malattie legate all’obesità, come quelle cardiovascolari e il diabete. Come specificato nell’articolo, si mira ad un approccio olistico ed integrato tra Psicologia e Scienza dell’Alimentazione, ricalcando un po’, verrebbe a noi da dire, il classico (ma, come tutti i classici sempre attuale, “mens sana in corpore sano”).

Come abbiamo trovato specificato in un altro articolo concernente il complesso rapporto tra alimentazione e salute mentale, pubblicato su lescienze.it  già qualche anno fa, è ovvio che l’attenzione alla dieta non deve essere vista come un’alternativa alla terapia e neppure una garanzia a non incorrere in determinati problemi di ordine psicologico. Gli studi e le ricerche promosse al fine di indagare correlazioni fra buona alimentazione e benessere mentale apportano comunque  un contributo importante nel comprendere il ruolo di alcuni processi fisiologici e metabolici nel benessere psichico. Durante Màt 2019 verranno, come già specificato all’inizio della newsletter, considerate in generale  tematiche di questo tipo, con riferimento in particolare ai disturbi del comportamento alimentare e, allargando la prospettiva, all’adozione di stili di vita appropriati in riferimento ad una buona salute mentale.