Titolo: Di nuovo noi ( con qualche novità) –Ciao a tutti e benvenuti ad un nuovo appuntamento con la nostra newsletter. Noi di Radio LiberaMente siamo tornati, dopo le vacanze estive, con alcune delle nostre trasmissioni e con l’obiettivo non solo di tenervi compagnia, ma anche, perché no, di stimolare riflessioni e allietare, attraverso diversi argomenti, le vostre giornate.
Tra l’altro, al nostro cast per così dire “usuale”, si è aggiunta una nuova presenza, Marcello, che avete già avuto modo di ascoltare una primissima volta in una delle nostre trasmissioni prima delle ferie di Agosto. Grande è stato il nostro entusiasmo nel constatare la sua disinvoltura davanti al microfono. Nella trasmissione Dieci alle Cinque realizzata giovedì scorso, il suoi contributo è stato prezioso, ci possiamo davvero dire molto soddisfatti del nostro nuovo “acquisto”.
Ma cosa si è raccontato, più in particolare, a Parkour e a Dieci alle Cinque ? Gli spunti sono stati tanti, accompagnati, come usualmente siamo abituati a fare, da motivi musicali di tutti i generi e di tutte le epoche. Tra i vari argomenti trattati, si è approfondita la tematica della “paura” , un sentimento che, in un modo o nell’altro, riguarda tutti noi, prendendo piede con molta intensità soprattutto in questo periodo Covid. Un modo per esorcizzare le paure consiste sicuramente nel sublimarle attraverso il godimento di opere artistiche notevoli, come possono essere certi film avvolti da atmosfere misteriose ed enigmatiche. Ne è un esempio paradigmatico Vertigo-La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock, prodotto cinematografico raccontato col suo stile (un pò “caciarone” ma efficace) dal nostro Alberto.
Una maniera per sopportare con più serenità timori e preoccupazioni può anche essere quello di rifugiarsi nella bellezza raffinata di un sublime testo poetico. Da questo punto di vista, in prima linea, abbiamo le nostre Lucia e Maria Chiara. In particolare la prima continua il suo excursus su Dante Alighieri di cui, è bene ricordarlo, quest’anno decorrono i 700 anni dalla morte. Ma alla poesia si è dedicata anche Sara, con testi scritti da lei stessa e letti con molto sentimento durante la nostra trasmissione.
E poi come non rammentare il ritorno dal vivo, giovedì pomeriggiocon , del mitico Mauro, il Principe dei sogni. In fondo, anche la dimensione onirica caratterizza la nostra realtà e, più che una fuga dalla stessa (come si potrebbe inizialmente pensare), rappresenta proprio un’ espressione del nostro inconscio e dei suoi sentimenti (Freud insegna). Certo, Sigmund si sarebbe appassionato ad interpretare i sogni di Mauro, sempre così fantasiosi, e, a modo loro, dotati di un’incantevole magia.
Abbiamo solo accennato a qualcuno degli interventi in trasmissione, anche per non rovinarvi troppo la sorpresa. Vi raccomandiamo di ascoltarci con lo stesso entusiasmo con cui noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di regalarvi momenti di serenità e “profonda leggerezza”, per quanto possibile in questo periodo complicato.
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